Titolo: Il libro nero dei brutti
Autore: Paolo Gamerro
Editore: Scatole Parlanti
Collana: Voci
Pagine: 100
Prezzo: € 13,00
Uscita: 24 maggio 2019
Recensione
Questo libro, dal titolo molto particolare e con una copertina che, a mio parere, è spettacolare (mi è piaciuta immediatamente) è una lettura non per tutti. Infatti la terminologia è, a tratti, forte, moderna, giovanile. Per quanto riguarda il genere non è così facile inquadrarlo. Indubbiamente, però, tutto ciò rende, comunque, la storia sicuramente interessante e ci porta a riflettere.
I protagonisti, Boy, Ludo, Walter e Admin, sono descritti bene e si percepisce il loro disagio, il loro stato d’animo, ma anche la loro tenacia a lottare. Sono considerati brutti, si sentono parecchio discriminati e infatti non vengono accettati dalla società. Tutto ciò provoca in loro degli stati di forte odio. Si ritrovano online, in un forum, a dialogare, tra di loro, del mondo che li circonda e li rifiuta, delle varie problematiche presenti nella loro vita.
Questo romanzo mi ha trasmesso, a volte, tristezza, tenerezza, paura e timore. Sicuramente è una storia che colpisce subito, arriva come un pugno nello stomaco, ed incuriosisce.
La scrittura di Paolo Gamerro è assolutamente molto incisiva e diretta, come un coltello affilato ci colpisce nel profondo e ci insinua dubbi e a volte sconforto. “Il libro nero dei brutti” è uno di quei romanzi in cui non si riesce ad immaginare e prevedere che cosa possa accadere nelle pagine successive, quindi trovo che proprio questo sia uno dei lati positivi, perché ci tiene incollati per scoprire tutti i diversi avvenimenti. In questo modo assistiamo alle azioni dei protagonisti e pure ad alcuni colpi di scena, di cui uno, sicuramente, ci lascia basiti, ci colpisce nel profondo.
Ci respira molto disagio, inferiorità, odio, frustrazione e insicurezza. A tratti si riscontra una certa dose di violenza, pure di sesso, quindi, ritengo che non sia una lettura adatta a chiunque, ma di sicuro chi deciderà di immergersi nelle sue pagine resterà affascinato dalla storia e dalla scrittura, seppure, ogni tanto, potrebbe capitargli di arricciare il naso.
“Il libro nero dei brutti” è sicuramente interessante per l’argomento trattato e per il modo in cui viene affrontato. L’autore, infatti, non usa mezzi termini e ci propone una storia molto amara, diretta e senza un filo di umanità. Il risultato è un romanzo che fa male, ma che arriva al lettore e non si fa dimenticare, grazie alla forte dose di odio che potrebbe rientrare nella cronaca nera.
Indubbiamente la storia può piacere, come non essere gradita, ma un fatto è certo: Paolo Gamerro scrive, secondo me, molto bene e si intuisce chiaramente che con la sua penna ci sa fare parecchio. È un autore che va avanti, dritto senza guardarsi indietro, senza timore di essere giudicato per gli argomenti trattati e per il modo in cui lo fa. Penso che ciò sia enormemente apprezzabile perché il risultato è un libro molto schietto, veritiero che colpisce e si differenzia da tutti gli altri.
Questa volta se vi riportassi un passaggio penso che rischierei di rovinarvi la lettura, quindi concludo con l’incipit:
“Già prima delle venti e trenta, l’ora in cui si aprono le porte, la folla di ragazzi sul marciapiede è febbrile, vibrante. Una massa ondeggiante di corpi, individui perlopiù giovani, tra i diciotto e i trentacinque anni. Un blob vociante, chiassoso, su di giri. Un blob di carne. Volti divertiti, volti eccitati, volti storditi dalle immagini e dai rumori di altri volti ululanti e deformi, schiacciati nella calca, sudati, impazienti di entrare nella sala concerto…”
Trama
Nessuna speranza di essere come gli altri. È questo che acceca le menti dei protagonisti del romanzo “Il libro nero dei brutti”, uno spaccato sul tragico fenomeno incel, neologismo che coniuga i termini involuntary e celibate.
Quattro ragazzi vergini, hater e disadattati, attraverso un forum esprimono il proprio disagio e, allo stesso tempo, pianificano un attentato terroristico nella città in cui vivono.
Dai loro discorsi emerge un profondo odio verso una società che premia solo la perfezione e l’ipocrisia, lasciando indietro – a loro giudizio – tutti coloro che non rientrano nei canoni della bellezza e del successo. Le vicende si svolgono in un luogo fuori dal tempo, senza nessun riferimento temporale o storiografico.
La storia dei protagonisti è una continua e rapida escalation di avvenimenti surreali, sogni, visioni e deliri, senza alcun filtro. Un viaggio all’interno di un mondo che, come hanno riportato negli ultimi anni alcuni fatti di cronaca, non si ferma solo alla sfera virtuale.
Comments
anna paola maga
titolo e copertina molto particolari davvero !!!!