Titolo: La misura imperfetta del tempo
Autore: Monica Coppola
Editore: Las Vegas
Collana: I jackpot
Pagine: 221
Prezzo: € 14,00
Uscita: 16 maggio 2019
Recensione
“La misura imperfetta del tempo” è la storia di tre donne, con tre personalità forti e molto diverse che affrontano la vita ed i suoi avvenimenti, sia gioiosi, sia più tristi, secondo il proprio carattere.
Le tre protagoniste sono nonna Zita (rimasta vedova), sua figlia Lara che vive in un’altra città (fuggendo sempre dalle sue responsabilità) e sua nipote Mia che vive con lei. Quest’ultima è morbosamente attaccata a sua nonna, specialmente perché è l’unica persona che le è rimasta davvero vicina e l’ha aiutata in ogni momento. Mia è molto protettiva verso la donna, si preoccupa per ogni minimo avvenimento ed è spesso in ansia.
Poi arriva il momento in cui, erroneamente, si sente messa in disparte e questo accade quando Zita trova nuovamente l’amore in Santo che le regala la gioia di vivere, che aveva perso dopo la morte del suo amato Tore. Molto delicati e gradevoli sono, a tal proposito, i momenti in cui lei si reca al cimitero sulla tomba del marito e dialoga con lui.
Per quanto riguarda Lara, invece, nutre in sé molta tristezza anche se non vuole ammetterlo, a mio avviso, vive lontana dalla figlia e dalla madre, dimostrando un carattere, a volte, privo di sentimenti.
Tra le tre donne ho preferito nonna Zita: ciò per il suo carattere e perché mi è sembrata la migliore nell’affrontare le varie situazioni, anche se ogni tanto, essendo umana anche lei, le capita qualche momento di sconforto.
Per quanto riguarda Mia, ha provocato in me sensazioni contrastanti. Infatti da una parte mi faceva tenerezza, ma dall’altra mi è sembrava eccessivamente testarda, scontrosa e troppo assillante. Si percepisce, però, la sua sofferenza interiore per la mancanza dei genitori, quindi sicuramente si chiude un occhio davanti a determinati suoi comportamenti e ragionamenti e la si perdona.
Lara, invece, è tra le tre quella che mi è piaciuta di meno. Sarà che non sopporto chi fugge dai problemi, chi non affronta le sue responsabilità. Mi è sembrata spesso caratterialmente troppo fredda, quasi menefreghista, priva di sentimenti.
Le tre donne, forti da una parte, ma anche fragili dall’altra, conquistano noi lettori col loro modo di comportarsi sia nel bene, che nel male.
La storia prende corpo pagina, dopo pagina e l’autrice ci fa entrare sempre di più nelle vite delle tre protagoniste, regalandoci varie informazioni e svelandoci, man, mano, vari episodi ed avvenimenti. Tutto ciò rende la lettura sempre più interessante, tra cui lo scontro verbale tra Zita, Mia e Lara, che ho trovato molto ben narrato, senza eccessi, ma con le parole giuste ed i modi appropriati, inoltre, verso la fine, ci verrà svelato anche un grande ed importante segreto.
Se devo trovare un difetto, avrei preferito che ci fossero maggiori colpi di scena, ma comunque, anche così, il romanzo è assolutamente avvincente e piacevole.
La scrittura di Monica Coppola è delicata, profonda e trasmette emozioni. Infatti ho trovato diversi passaggi che mi hanno colpito, commosso e scaldato anche il cuore. Come potete notare è un libro pieno di vita, nonostante alcuni avvenimenti tristi, e ci propone anche momenti dolci e pieni di amore che arrivano a farci illuminare gli occhi.
“La misura imperfetta del tempo” è un libro che mi sento di consigliare sinceramente perché vi mostrerà tre personalità diverse e quindi non vi annoierà, inoltre perché la storia ha diversi elementi che vi conquisteranno e vi renderanno la lettura molto piacevole provocandovi varie emozioni.
Qui sotto uno tra i passaggi che mi sono piaciuti:
“Ognuno affronta il dolore a suo modo. Tua madre con il lavoro. Tua nonna con l’amore. Ci provano e forse anche loro fanno i conti con l’esplosione di schegge che hanno dentro, solo che tu non lo sai. La vita continua, Mia. Anche quando non ne è hai voglia. Se resti immobile ti passa sopra, ti schiaccia. Devi andare avanti.”
Trama
Una famiglia, tre donne di tre generazioni diverse e un vecchio segreto che sta per essere rivelato. Mia ha ventidue anni e lotta perennemente con ansie e insicurezze. È cresciuta nella periferia torinese con i nonni materni, senza sapere nulla dell’identità del padre.
La nonna, Zita, è vivace e dinamica ma ora deve superare il lutto per la recente morte del marito. La madre, Lara, ha anteposto la carriera all’istinto materno e vive a Milano dove coltiva ambizioni e amanti conosciuti online.
Durante una vacanza alle terme, Zita incontra Santo, accetta il suo corteggiamento e ricomincia a vivere. Questa sua scelta destabilizza Mia che, ancora legata al ricordo del nonno, inizia a ostacolare la relazione. E riporta Lara a Torino, per capire cosa stia succedendo tra nonna e nipote.
Quando le tre si ritrovano, il confronto sfocia in un aspro litigio, ma la verità sul padre di Mia, che Lara ha tenuto nascosta a tutti per più di vent’anni, sta finalmente per venire a galla.