Intervista all’autore: Stefania Calvellini

Un saluto a tutti voi !
Oggi per il momento dell’intervista, infatti vi propongo quella con protagonista Stefania Calvellina, autrice del libro “È così che deve andare” della casa editrice “Bookabook”

Per leggere la mia recensione potete cliccare qui.

Biografia

Stefania Calvellini (1965) è nata a Roccastrada GR, dove ancora vive e lavora presso l’azienda di famiglia. Laureata in Giurisprudenza, scrive sul suo blog personale Amici di penna. È così che deve andare è il suo romanzo d’esordio.

Intervista

1 – Come è nata l’idea di scrivere il tuo libro “È così che deve andare”

L’idea di scrivere questo libro nasce da una storia vera che mi è stata raccontata. L’ho trovata talmente bella e importante che ho sentito da subito la voglia di farla conoscere. I personaggi non sono gli stessi ma l’essenza del racconto, quella che mi arrivò dritta al cuore, spero di averla racchiusa tra le mie pagine.

2 – Mi descriveresti il tuo libro con tre aggettivi?

 Impegnativo, difficile, emozionante.

3 – Un pregio e un difetto di Alice e di Simone?

 Il grande pregio di Alice è il coraggio, quello che le permetterà di accogliere tutto ciò che il destino avrà in serbo per lei, il difetto è la testardaggine anche se, ad un certo punto della sua vita, diventerà essa stessa un pregio.

Simone ha il pregio di saper amare la sua donna nonostante tutto e tutti mentre difetti non ne ha, l’ho pensato come l’uomo ideale, come il principe azzurro per la mia Alice.

4 – Qual è secondo te la maggior difficoltà durante la stesura di un libro come il tuo?

La maggiore difficoltà che ho trovato nello scrivere questo libro è stata quella di trovare il ritmo giusto per raccontare problemi così importanti come quelli di salute. Ho cercato di entrare negli argomenti quasi in punta di piedi, sperando di non essere né angosciante né superficiale, e non è stato sempre facile.

5 – Immagino il messaggio che vuoi lanciare col tuo libro, ma ci terrei che lo dicessi tu

Il libro parla della donazione degli organi, argomento importante quanto difficile perché vita e morte sono le due facce della stessa medaglia. Donare organi implica tanto dolore nella famiglia del donatore così come tanta gioia nel trapiantato e nei suoi cari. Donare organi è donare vita per la seconda volta a tante persone, questo è il messaggio che ho voluto lanciare con E’ così che deve andare.

6 – Puoi anticiparci se hai in progetto un altro libro?

C’è in stesura un altro libro, stavolta tutt’altro genere. Maledetta Fortuna è il titolo del giallo che mi appassiona molto scrivere e che non vedo l’ora di finire per farlo leggere a qualcuno.

7 – Come ti descriveresti con tre aggettivi?

 Spiritosa, curiosa, testarda.

8 – Ci puoi raccontare, se c’è, un aneddoto sul tuo libro?

Nelle prime pagine del libro parlo di un sogno, è un sogno che ho realmente fatto e che mi ha turbata al punto di ricordarlo perfettamente e di usarlo come inizio della mia storia.

9 – Quali sono i tuoi autori e libri preferiti: puoi citarmene un paio?

Un autore che leggo da anni, il grandissimo e compianto Andrea Camilleri, e un autore che ho scoperto da poco, maremmano come me, Sacha Naspini.

10 – Infine una curiosità: qual è stato il tuo ultimo libro che hai comprato e/o letto?

 Ultimo libro, comprato e letto nello stesso giorno, è Ossigeno di Sacha Naspini.

Grazie di aver partecipato all’intervista

Ciao

Gabrio

 

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