Titolo: Il guardiano della collina dei ciliegi
Autore: Franco Faggiani
Editore: Fazi
Collana: Le strade
Pagine: 230
Prezzo: € 16,00
Uscita: 2 maggio 2019
Recensione
Attirato dalla trama, che è ispirata ad una storia vera (infatti ripercorre le vicende del maratoneta olimpico Shizo Kanakuri) e dall’ambientazione nella natura, ho deciso di leggere questo ultimo lavoro di Franco Faggiani. Subito dalle prime pagine ho trovato la storia molto appassionante. Mi hanno catturato i vari eventi e le varie vicissitudini del protagonista. Inoltre ho incontrato diversi passaggi molto profondi che mi hanno colpito ed invogliato a continuare nella lettura. L’autore, infatti, ha uno stile di scrittura che conquista e che arriva al lettore in modo intenso e penetrante.
Mi è piaciuta molto l’umanità e la semplicità di Shizo Kanakuri ed il suo percorso di vita. Ho ammirato il suo modo di agire e di pensare. Una persona rigorosa, seria, con una disciplina ferrea e che combatte da solo le varie avversità.
Si può dividere la sua vita in due parti: la prima in cui è un grande maratoneta che si allena duramente e partecipa alle Olimpiadi di Stoccolma del 1912, ed in quel periodo lo sport era molto importante anche a livello di rapporti con le altre nazioni, quindi il ragazzo prova su se stesso tutta la responsabilità. Purtroppo fallisce nell’impresa e, quindi, sentendosi addosso la vergogna e il disonore, decide di sparire, cambiando anche nome, e da questo momento inizia la seconda parte della sua vita.
In questo periodo scopre l’amore per la natura, per l’introspezione. Comincia a vivere un periodo di pace e serenità prendendo coscienza di se stesso e di ciò che vorrà nel corso degli anni. Ritornerà a galla con forza e coraggio. Sulla sua strada incontrerà varie persone a cui vorrà bene e con le quali legherà molto. Ho trovato assolutamente interessante tutto il percorso che Shizo compie per ricostruire la sua vita, per tornare a respirare quel senso di pace interiore.
La storia ha la capacità di trasmettere al lettore un senso di tranquillità e di serenità man mano che si procede nella lettura. La scrittura, a volte malinconica, di Franco Faggiani riesce ad incantare grazie anche alla sua sensibilità che arriva in modo piacevole ed intimo. “Il guardiano della collina dei ciliegi” è un romanzo ricco anche di intense descrizioni, di passaggi sui quali riflettere.
Questo libro fa bene a noi stessi, perché oltre ad essere scritto egregiamente ed infonderci l’amore per la lettura, cioè farci proprio venire voglia di leggere, riesce a trasmetterci diversi messaggi importanti, tra cui il fatto di non arrendersi mai, neppure davanti alle sconfitte, perché, forse, è proprio da quelle che si può rinascere più forti e determinati di prima e specialmente con una visione diversa e migliore della vita.
Le sconfitte possono, secondo me, tramutarsi anche in vittorie perché ci permettono di riflettere meglio su noi stessi, facendoci riscoprire valori e lati che avevamo sopiti dentro o che non pensavamo di possedere. Ho trovato molto significativo ed interessante assistere alla rinascita del protagonista, mi ha trasmesso carica ed entusiasmo.
“Il guardiano della collina dei ciliegi” lo consiglio assolutamente, specialmente agli amanti dello sport e della natura e scommetto che resteranno ammaliati dalla figura di Shizo Kanakuri. Inoltre, se già non conoscono Franco Faggiani, scopriranno la sua grande capacità di scrittura.
Riportare un solo passaggio non è facile, perché come ho scritto sopra, il romanzo è pieno di messaggi e di frasi importanti, tra cui questa che trovo molto profonda e introspettiva:
“Da lassù, oltre le cime dei ciliegi, lo scenario era ancora più seducente. Una grande e densa nuvola compatta di petali ricopriva la collina su ogni versante, avvallamento, ondulazione. Il profumo inebriava l’intera valle. Mi sembrò di essermi librato in volo, tanta era la vertigine che provai.”
Trama
“Il guardiano della collina dei ciliegi”, ispirato a una storia vera, ripercorre le vicende di Shizo Kanakuri, il maratoneta olimpico che, dopo una serie di vicissitudini e incredibili avventure, ottenne il tempo eccezionale di gara di 54 anni, 8 mesi, 6 giorni, 5 ore, 32 minuti e 20 secondi.
Nato a Tamana, nel Sud del Giappone, Shizo venne notato giovanissimo per l’estrema abilità nella corsa. Grazie al sostegno dell’Università di Tokyo e agli allenamenti con Jigoro Kano, futuro fondatore del judo, Shizo ebbe modo di partecipare alle Olimpiadi svedesi del 1912 dove l’imperatore alla guida del Paese, desideroso di rinforzare i rapporti diplomatici con l’Occidente, inviò per la prima volta una delegazione di atleti.
Dopo un movimentato e quasi interminabile viaggio per raggiungere Stoccolma, Shizo, già dato come favorito e in buona posizione nella maratona, a meno di sette chilometri dal traguardo, mancò il suo obiettivo e, per ragioni misteriose anche a se stesso, sparì nel nulla dandosi alla fuga.
Da qui ha inizio la storia travagliata di espiazione e conoscenza che porterà il protagonista di questo libro dapprima a nascondersi per la vergogna e il disonore dopo aver deluso le aspettative dell’imperatore, poi a trovare la pace come guardiano di una collina di ciliegi.
Intrecciando realtà e fantasia, il romanzo di Franco Faggiani descrive la parabola esistenziale di un uomo che, forte di una rinnovata identità, sarà pronto a ricongiungersi con il proprio destino saldando i conti con il passato.
Comments
anna paola maga
penso debba essere una piacevole lettura