Buongiorno a tutti,
Oggi vi propongo la bella intervista a Evita Comes, autrice del libro “Seduti a tavola” edito da “Il seme bianco”
Se volete leggere anche la mia recensione, per chi non lo avesse fatto, la trovate qui.
Biografia
Evita Comes, laureata in Giurisprudenza, è giornalista pubblicista. Lavora nella Comunicazione esterna di Eni. Seduti a tavola è il suo libro d’esordio.
Altrimenti ho questa:
Evita Comes è nata a Roma il 27 giugno del 1987 da mamma pugliese e papà campano. Ha studiato giurisprudenza sognando di diventare la principessa del foro, poi voleva fare la giornalista, oggi vorrebbe scrivere e basta. Lavora nella Comunicazione esterna di Eni e da quasi quattro anni convive con il suo compagno Blasco e i loro due bassotti Be e Wanda. Da tre mesi è diventata mamma di Viola Althea.
Per vizio vede storie ovunque e ne è attratta come una maledizione o una bellissima visone.
Seduti a tavola è il suo romanzo d’esordio.
Intervista
1 – Come è il tuo libro “Seduti a tavola”?
E’ il ritratto di una famiglia con troppi segreti, di tre anime perse e di tutti i sentimenti che circolano tra madre, padre e figli.
2 – Un pregio e un difetto di Sofia, di Marco e di Elisa?
Un difetto che accomuna tutti e tre è l’eccessiva paura di ciò che sono realmente, la vittoria più grande è accettarsi e di loro forse solo Sofia ha iniziato quel percorso. Sempre in Sofia vedo un pizzico di arroganza, soprattutto quando ricorda la scenata di gelosia della moglie di Marciano. Marco per molti aspetti sembra ancora molto infantile, nonostante il grande impegno che gli comporta crescere da solo due figlie, infine Elisa oltre a non accettarsi è soprattutto una donna bugiarda con se stessa.
Passando ai pregi, Sofia la ritengo in qualche modo una combattente, Marco un uomo buono ed Elisa una temeraria ricercatrice dei suoi personali mostri. Tutti e tre si analizzano e tentano di scoprirsi.
3 – Mi descriveresti il tuo libro con tre aggettivi?
Attuale, di famiglie incasinate come quella di “Seduti a tavola” ne è pieno il mondo. Introspettivo, è il viaggio dei tre e poi quattro protagonisti. Una ricerca della verità, come nella vita reale anche i personaggi del mio libro cercano soluzioni che rappresentino l’unica verità delle loro vite.
4 – Ci puoi raccontare, se c’è, un aneddoto sul tuo libro?
Certo. La prima idea è venuta proprio durante un pranzo in famiglia. Vengo da una famiglia numerosa, oppure come mi piace dire a me, molto affollata. Durante questo pranzo, in cui eravamo tutti presenti, le diverse personali vicissitudini vennero spiattellate davanti agli altri, come spesso accade in queste particolari riunioni. Tra lacrime e risate ho avuto la sensazione di volerlo raccontare in qualche modo. Come se in quel momento il pranzo in famiglia fosse il fulcro a cui tutti alla fine facciamo sempre ritorno.
5 – La copertina è stupenda, come l’hai scelta?
Per la copertina devo ringraziare la casa editrice, Il Seme Bianco. E’ stata una loro scelta che io, ovviamente, ho approvato.
6 – Puoi anticiparci se hai in progetto un altro libro?
In realtà ho finito da pochi giorni di scrivere un secondo manoscritto. Teniamo le dita incrociate!
7 – Come ti descriveresti con tre aggettivi?
Le domande personali sono sempre le più difficili! In tre aggettivi credo di essere sognatrice, romantica e sempre troppo indecisa. Infatti non so ancora se questa risposta va bene o meno!
8 – Oltre alla scrittura quali sono le altre tue passioni?
Adoro la lettura e organizzare viaggi. Da due mesi, però, il mio hobby più bello si chiama Viola.
9 – Quali sono i tuoi autori e libri preferiti: puoi citarmene un paio?
Tra gli autori stranieri prediligo Murakami e Isabelle Allende e i loro libri che preferisco sono “1Q84” e “Il quaderno di Maya”. Invece tra gli italiani, Paolo Giordano mi piace moltissimo, soprattutto “La solitudine dei numeri primi”.
10 –Infine una curiosità: qual è stato il tuo ultimo libro che hai comprato e/o letto?
L’ultimo che ho comprato e che sto leggendo è “Fidanzati dell’inverno” di Christelle Dabos, ogni tanto mi piace molto immergermi in storie fantastiche. Mentre l’ultimo che ho letto è “Parlarne tra amici” di Sally Rooney che ho trovato molto bello e interessante, mi piace il suo modo scrivere, diretto e immediato.
Ti ringrazio di aver risposto alle mie domande
Alla prossima
Gabrio