Titolo: La tesi dell’ippocampo
Autore: Luca Starita
Editore: Bookabook
Pagine: 88
Prezzo: € 15,00
Uscita: 10 gennaio 2019
Recensione
“La tesi dell’ippocampo” è un libro di poche pagine che risultano essere, però, molto intense e costruttive. L’ho letto in poche ore e, vi assicuro, che colpisce la capacità di scrittura dell’autore Luca Starita e la profondità di alcuni passaggi. La divisione in due parti incuriosisce: la prima denominata “elaborazione”, la seconda “confutazione”.
Mi ha colpito positivamente la storia che, per la maggior parte è un monologo, ma che scorre come un fiume in piena e non ci permette di staccarci dalle pagine. Tutto è scritto in modo molto fluido, la narrazione è scorrevole e assai particolare. Inoltre ho trovato molto appassionanti alcuni messaggi che l’autore ci trasmette.
Ammetto che all’inizio, il fatto che si presentasse come un monologo, specialmente nella prima parte, mi aveva lasciato un po’ perplesso pensando che fosse un po’ lungo e faticoso da leggere ed invece sono stato veramente catturato dalla storia, che poi è una doppia vicenda, ma non voglio svelarvi nulla perché merita di essere letto facendosi coinvolgere emotivamente.
All’interno del libro vi verrà svelato anche il motivo del curioso e particolare titolo che mi ha lasciato il segno e sicuramente lo ricorderò anche in futuro. Forse un po’ tutti nella nostra vita siamo degli ippocampi o abbiano avuto momenti in cui ci siamo avvicinati ad esserlo.
Questo breve romanzo è ricco di amore, nonostante tutto, e declinato in vari modi. Occorre leggere, a volte, tra le righe per scoprire qualcosa di davvero profondo, mentre in altri casi è espresso in modo chiaro, intenso e diretto. Inoltre si percepisce, in alcuni passaggi, il richiamo di aiuto che il protagonista, Damien, lancia nel suo piccolo a chi lo circonda e al lettore. La sua crescita emotiva e caratteriale la si nota durante il trascorrere delle pagine. Ho trovato molto particolare e veramente interessante il necessario percorso che si trova a fare e le scelte che è stato costretto a prendere, oltre alla consapevolezza di chi è veramente, per ritornare a vivere consapevole del fatto che nulla nella vita si conquista senza prima soffrire. Damien otterrà la sua rivincita personale e darà la possibilità anche ad altri di ritornare a vivere con uno stato d’animo più sereno, permettendo di mettere a tacere i sensi di colpa.
I protagonisti sono umanamente molto coinvolgenti, con i loro drammi e i loro problemi.
L’atmosfera è, a volte, velata di tristezza e di malinconia, ma si respira ugualmente molto amore, seppur non sempre è espresso. In alcuni punti pare che la visione sia un po’ pessimista, ma in verità trovo che sia semplicemente realista ed è stato costruttivo prenderne atto.
Un cerchio che si chiude, non prima, però di aver affrontato la tempesta emotiva e preso consapevolezza di molti eventi e della verità interiore oltre a quella dei fatti. Capirete tutto ciò leggendo questo ottimo, dal mio personale punto di vista, romanzo !!!
Non è stato facile scegliere un passaggio da riportare, alla fine ho optato per questo:
“…Ogni scelta, per quanto sembri definitiva, quella giusta, quella assoluta e determinante, non è mai nessuna di queste cose. La decisione – seguimi – per natura è instabile nella sua essenza, nonostante ci porti sicurezza, superbia, altezzosità, è qualcosa che ci porta a un cambiamento e di conseguenza preclude altro…”
Trama
L’adolescenza di Damien è soffocata dalla depressione del padre e dal collasso della famiglia, che lo ostacolano nella sua ricerca di un posto nel mondo. Per sfuggire all’incapacità di creare rapporti sinceri e di costruirsi un’identità solida, il ragazzo decide di annullarsi, svuotarsi di personalità indossando maschere, cambiando identità e luoghi, costruendo e spezzando legami. Unico obiettivo, individuare e soddisfare i bisogni di persone sconosciute e poi sparire tra le alghe come il solitario ippocampo. Il metodo funziona finché Damien non si identifica con il figlio di una coppia di anziani. Il ragazzo allora sente risvegliarsi le proprie radici e capisce di non poter più fuggire.