Titolo: Una storia ridicola
Autore: Luis Landero
Editore: Fazi
Collana: Le strade
Pagine: 213
Prezzo: € 18,30
Uscita: 21 gennaio 2025
Traduzione: Giulia Zavagna
Recensione
Luis Landero è tornato in libreria col suo nuovo lavoro, sempre pubblicato da “Fazi Editore”, dal titolo “Una storia ridicola”. Dello stesso autore ho letto “Pioggia sottile” di cui trovate la mia recensione proprio qui sul blog.
Il primo aveva la copertina azzurra, nel secondo è rossa.
Questo suo nuovo lavoro è indubbiamente molto particolare e strano, almeno secondo me e per i miei gusti. Inizia in modo un po’ saccente da parte del protagonista che si presenta e illustra le sue capacità i suoi pregi. L’ho trovato leggermente noioso e irritante, ma ho voluto continuare nella lettura.
C’è infatti da ammettere che la penna di Luis Landero è sì esasperante, ma anche molto stuzzicante ed incuriosisce il lettore invogliandolo, comunque, a continuare la lettura. Egli ha la capacità, nonostante tutto, di portare il lettore fino alla conclusione del libro.
Marcial, il protagonista, devo ammettere che mi è stato antipatico dall’inizio alla fine, infatti è una persona scontrosa e presuntuosa, ma mi ha ipnotizzato. Tutto ciò sembra quindi assai strano, ma è merito della penna dell’autore che ha qualcosa di magico e di capace da non far scappare il lettore nonostante la non simpatia del protagonista.
Indubbiamente il suo comportamento, il suo essere così è dettato dal suo passato, da ciò che ha subito, un’esistenza solitaria che l’ha portato ad essere un uomo molto esigente, forse troppo.
Nel romanzo si affronta anche il tema dell’amore che ha il nome di Pepita, la donna di cui si innamora follemente Marcial, inoltre di amicizia, per esempio quella con Suárez collega di lavoro. Ma Marcial, a volte, sembra un uomo bipolare che ama e odia, che vuole, ma allo stesso tempo respinge e detesta.
Sinceramente la sua figura di uomo mi ha messo un po’ di agitazione e di timore, non è certo il tipo di persona che uno desidererebbe conoscere ed avere come amico.
Marcial rimane incantato, conquistato e folgorato da Pepita, rispetto alle altre donne che aveva conosciuto, e si apre con lei fino quasi a volerla tutta per lui.
La storia a mio avviso ha diverse sfaccettature e, ogni tanto, cade nel ridicolo per il comportamento del protagonista.
“Una storia ridicola” è un romanzo, a mio avviso, strano, rispetto a quelli che ho letto finora, se da una parte mi allontanava dalle pagine, dall’altra ne sentivo una certa attrazione, ma ad ogni modo Marcial non mi ha per nulla conquistato in simpatia e gentilezza. A questo punto sarei molto curioso di conoscere il vostro parere; quindi, se potete leggetelo e fatemi sapere.
Intanto qui sotto vi anticipo l’incipit:
“Non credo di peccare di orgoglio, come dimostrerò nel corso della mia esposizione, se comincio con il dire che sono un uomo dotato di svariate qualità. Forse non mi distinguo per la bella presenza, ma sono senz’altro educato, discreto, coscienzioso, colto e un ottimo conversatore. Chiunque mi abbia incontrato sa, o dovrebbe sapere, della mia onestà e rettitudine. In passato ho avuto un buon lavoro e un appartamento di proprietà. La mia visione del mondo e della vita? Tragica e trascendente. La mia storia? Una storia d’amore, odio, vendette, derisioni e offese. Mi chiamo Marcial Pérez Armel, vivo a Madrid e tengo in grande considerazione l’antico concetto dell’onore.
Qualche malizioso potrebbe dire: «Sì, però non hai un’istruzione superiore». A quel punto io risponderei che ci sarebbero molte cose da dire su questa faccenda dell’istruzione. Fidel e Víctor, per esempio, gli altri due pretendenti di Pepita, e di conseguenza miei rivali, erano uno storico e un violinista…”
Trama
Marcial, origini umili e un’infanzia difficile alle spalle, lavora in un’azienda di macellazione della carne e conduce un’esistenza piuttosto solitaria. È però un uomo molto esigente: forse non sarà bello, forse non avrà frequentato le migliori scuole, ma è un ottimo conversatore, un orgoglioso autodidatta con una sua filosofia del mondo, in grado, all’occorrenza, di sfoderare un linguaggio forbito e una cultura tali da far invidia a chiunque. La sua vita è perfettamente sotto controllo, finché un giorno l’incontro con Pepita lo sconvolge; elegante, acculturata e di buona famiglia, la donna rappresenta tutto ciò a cui Marcial ha sempre aspirato.
Se ne innamora perdutamente. Convinto di possedere tutte le qualità giuste per far colpo su di lei, è pronto a mostrarle i suoi molteplici talenti: snocciolerà gli aneddoti di cui è più fiero, la inviterà a uscire con galanteria irresistibile, affronterà a testa alta gli altri pretendenti e sarà disposto a fingersi scrittore pur di partecipare al salotto letterario che si terrà a casa dell’amata. Lui ancora non lo sa, ma è proprio in quest’occasione che si deciderà il suo destino.
Una storia ridicola, selezionato da «El País» come uno dei migliori dieci libri dell’anno, è il racconto tragicomico di un corteggiamento impossibile. Con questo nuovo romanzo Luis Landero si conferma maestro della letteratura spagnola di oggi: tagliente, ingegnoso e capace di raffigurare, a partire da vicende apparentemente di poco conto, tutta l’ineluttabilità e la tragicità dell’esperienza umana.