Titolo: La ragazza di Montmartre

Autrice: Aimie K.Runyan

Traduttrice: Elena Cantoni

Editore: Piemme Edizioni

Pagine: 352

Prezzo: € 19.90

Uscita: 22 ottobre 2024

Recensione a cura di “Un libro in soffitta”

L’incanto di Parigi, la resilienza di due donne, la Storia e l’ inebriante profumo del pane e dei tipici dolci francesi.

Un romanzo storico che si avvale di due grandi protagoniste, Lisette e Micheline, due piani temporali, la seconda metà del 1800 e il secondo dopoguerra, due contesti familiari diversi, quanto ad estrazione sociale. Un sottile filo, appena percettibile all’ inizio, lega il destino di due ragazze in una narrazione dallo stile equilibrato e impeccabile.

Nella Parigi del 1800, mentre soffiano i venti di una rivoluzione sociale dalla portata imponente, la giovane Lisette, avverte la stanchezza delle rigide regole dell’etichetta imposta ad una ragazza di buona famiglia e, nel tumulto delle sue emozioni, segue le regole del cuore.

“La mia educazione mi aveva destinata ad un’esistenza privilegiata e inoperosa, ma la mia natura premeva contro i confini del calco fabbricato per me”.

Un sovvertimento emotivo del tutto inatteso si accompagna ad un coinvolgimento nel clima rivoluzionario dell’epoca.

Ma è la “cucina” il primo attore della scena perché lì, tra le mura del cucinotto di casa Vigneau, lontano dall’assordante rumore delle feste da ballo, Lisette apprende la sottile arte della panificazione e della pasticceria.

“Volevo respirare il caleidoscopio di profumi dei frutti che imploravano di venire tramutati in crostate…e la fragranza del pane”.

Dopo un secolo quella stessa arte culinaria viene coltivata da Micheline, che, per necessità impellenti, si trova a convertire in una panetteria il bistrot che un tempo la propria famiglia aveva affidato ad un gestore.

“Il mondo non potevo combatterlo, però potevo prendere quel semplice impasto di farina, burro, sale e acqua e tramutarlo in qualcosa. È questo era la cosa più simile al conforto su cui potessi contare”.

Lì, conscia dell’arduo compito che l’attende, seguendo i preziosi consigli di un’amica di famiglia, prova impasti, agita utensili da cucina, inforna e assapora, per la prima volta, i risultati del proprio lavoro.

Tra imminenti assedi e clima post bellico, tra “travestimenti” e fughe nella notte, tra sguardi complici e timidi amori, si dipana la storia di due donne, il cui destino sarà inevitabilmente legato.

Due ragazze determinate a seguire il proprio cuore e le proprie inclinazioni, ove l’intraprendenza e il coraggio, il sovvertimento delle regole, la precisa volontà di non assoggettarsi al volere altrui danno vita ad un eccellente romanzo.

Nel corso della narrazione troverete capitoli dedicati alle ricette del pane francese e dei dolci più noti della pasticceria d’Oltralpe.

Trama

Parigi, 1870. I prussiani sono alle porte e la città è diventata una grande trappola. Lisette Vigneau è una ragazza ricca: anche in un momento come questo, ha la protezione della sua famiglia e del suo nome. Ma quando incontra Théodore Fournier, affascinante rivoluzionario, decide che è il momento di mettersi in gioco, abbandonare gli agi e lottare per la sua città. Apre così un piccolo forno in piena Montmartre: un segno che i parigini non sono soli…

1946. La giovanissima Micheline Chartier ha perso il padre in guerra e, dopo la sparizione della madre, è rimasta sola con le due sorelle minori. La sua unica speranza è la scuola di cucina cui l’ha iscritta una vicina di casa, dove imparerà a infornare dolci e pane… Ma il suo desiderio più grande è ritrovare la madre: ha disperatamente bisogno di lei, ora più che mai. La aiuterà Laurent Tanet, uno studente del corso che le offre fin da subito la sua amicizia… Due donne, due vite, due storie intrecciate unite da un comune denominatore: una miscela di lievito, zucchero e farina…