Il portafortuna

Titolo: Il portafortuna

Autrice: Nita Prose

Editore: La nave di Teseo

Collana: Oceani

Pagine: 130

Prezzo: € 16,00

Uscita: 10 dicembre 2024

Traduzione: Licia Vighi

Recensione

Ho avuto il piacere e la fortuna di partecipare, insieme ad altri book blogger, all’evento organizzato dalla casa editrice “La nave di Teseo”, ossia al silent reading party per l’uscita del libro “Il portafortuna” scritto da Nita Prose, che ci regala questa nuova breve storia per festeggiare il Natale, dopo i suoi due romanzi precedenti che hanno ottenuto grande successo: “La cameriera” (il suo esordio nel 2022), seguito da “L’ospite del mistero” nel 2023.

Tornando a “Il portafortuna”: è Natale al Regency Grand Hotel e Molly Gray (la protagonista) ha un mistero da risolvere.

In questo racconto natalizio ritroviamo, quindi, la protagonista dei precedenti libri. Lei è un personaggio molto tranquillo, particolare, umile e a “modo”, quasi di alti tempi che sicuramente vi sorprenderà. Inoltre, un altro personaggio importante in questa storia è il suo fidanzato Juan Manuel: è una persona allegra e brillante, che cerca di rallegrare Molly in quanto, da quando non c’è più sua nonna, non riesce più a vivere la magia del Natale. Il suo ragazzo cercherà di farle rivivere lo spirito di quel periodo.

Per quanto mi riguarda, però, lui non mi è piaciuto particolarmente, l’ho trovato molto stucchevole, inquadrato e troppo melenso, inoltre un personaggio così, nella vita di tutti i giorni non esiste (per fortuna o purtroppo: dipende dai punti di vista). C’è magari a chi farebbe piacere avere accanto un uomo di questo tipo, ma in alcuni momenti l’ho trovato eccessivo.

Molly, al contrario, mi ha trasmesso molta tenerezza, l’ho vista inizialmente, come una bambolina quasi di porcellana, un po’ fragile. In seguito, in alcune azioni si è dimostrata un po’ più energica, specialmente nella seconda parte del libro.

Il romanzo propone qualche mistero che porta Molly Gray ad indagare e a dubitare un po’ di tutti, compreso il suo Juan Manuel.

Indubbiamente “Il portafortuna” è diverso dai precedenti romanzi di Nita Prose, infatti si può leggere separatamente, è una piacevole lettura che scorre molto bene, regalando anche qualche sorriso, inoltre la storia è avvolta dalla magia e dall’atmosfera natalizia. Al suo interno si trovano anche dei passaggi che fanno riflettere e permettono un confronto per alcune stranezze e particolarità.

“Il portafortuna” si legge velocemente, sia perché è di poche pagine, ma anche perché è molto scorrevole, quasi come una favola di Natale che intrattiene il lettore regalandogli un paio di ore di spensieratezza e di svago con una leggera tinta gialla.

Qui sotto vi propongo la prima pagina:

“La nonna adorava tutte le vacanze, ma quelle di Natale erano di gran lunga le sue preferite. Ogni anno, quando arrivava di- cembre, tirava fuori il calendario dell’Avvento che aveva realizzato lei stessa, ricavandolo da uno schedario scartato da una biblioteca dopo che i computer avevano resero obsoleto il sistema di archiviazione cartacea.

La nonna lucidò lo schedario finché la grana non mostrò le venature e diventò dorata. Su ognuno dei venticinque minuscoli cassetti dipinse a mano una data di dicembre, e sotto ogni numero aggiunse un addobbo natalizio – un fiocco di neve per il 3 di dicembre, un berretto di Babbo Natale per il 12, e per il giorno di Natale i Re Magi, ognuno dei tre saggi con il capo chino e un magnifico dono tra le mani…”

Trama

Molly Gray ha sempre amato le feste. Quando era bambina, sua nonna si prodigava per rendere quelle settimane allegre e luminose, secondo la tradizione. Così i primi Natali senza la nonna sono stati molto duri per lei: il momento che aspettava con trepidazione si è trasformato in un giorno in cui il mondo le appare più lontano e ostile che mai. Quest’anno, però, sarà tutto diverso, perché Molly non è più da sola: Juan Manuel, un uomo allegro e brillante, è intenzionato a riportare lo spirito del divertimento nel Natale di Molly.

Nel frattempo al Regency Grand Hotel tutto è pronto per festeggiare: le sale sono addobbate, le decorazioni sono minuziosamente al loro posto e i regali attendono di essere scartati. Ma qualcosa non torna in questo quadro perfetto: perché Juan Manuel continua a sparire? Nei corridoi dell’hotel, dove molte voci sussurrano, qualcuno sta nascondendo un segreto?

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