La vita a volte capita

Titolo: La vita a volte capita

Autore: Lorenzo Marone

Editore: Feltrinelli

Collana: I narratori

Pagine: 320

Prezzo: € 19,00

Uscita: 5 novembre 2024

Recensione

A volte capita che ritorna…ebbene sì, finalmente Lorenzo Marone è tornato in libreria, sempre pubblicato da “Feltrinelli”, con un nuovo libro con protagonista Cesare Annunziata che abbiamo imparato a conoscere e a cui ci siamo affezionati grazie allo splendido romanzo “La tentazione di essere felice”.

Personalmente sono stato felicissimo quando ho visto la copertina e il titolo: “La vita a volte capita”, che trovo meraviglioso e ricco di speranza. Le aspettative erano, ovviamente, molto alte e mi sono tuffato tra le sue pagine con grande piacere, divorandole capitolo dopo capitolo.

Fin da ora vi consiglio di leggere entrambi i romanzi perché sono davvero due storie toccanti e costruttive.

Durante la lettura ci sono diversi passaggi che meritano e che necessitano di essere sottolineati per la loro intensità e profondità. Ritrovare Cesare è come riabbracciare un vecchio amico, nonostante il suo caratteraccio, ma pur sempre adorabile e a cui ci si è affezionati.

“In fondo due sono le possibilità: o trovi il coraggio per cambiare in meglio la tua vita, o ti sforzi di riconoscere il meglio in quella che hai già. Io non ho fatto nessuna delle due cose”

Tra le pagine ritroviamo, quindi, il protagonista, ormai anziano e vedovo, che cerca di proseguire la sua vita tra pensieri, riflessioni e che tenta di riempire la sua vita.

Cesare Annunziata sta trascorrendo un caldo mese di agosto in città in compagnia del cane Batman, che gli è stato affidato dalla figlia. Proprio lui, che è sempre stato molto rigido e mai riflessivo, si ritrova ora a porsi molte domande riguardanti la sua vita passata, circa le varie azioni compiute e quelle non fatte. Riflettendo e pensando seriamente su diverse questioni come, per esempio, il rapporto con i suoi figli e il tempo che non ha dedicato loro; il rapporto con sua moglie, fatto di alti e bassi e di tradimenti; inoltre se nella sua vita ha agito male comportandosi spesso in modo errato…

Sono diversi i quesiti che si agitano nella sua testa e noi lettori lo seguiamo con grande interesse, curiosi di scoprire le sue risposte, se dovesse trovarle, ovviamente.

Inoltre, nel suo condominio, come sappiamo già dal precedente romanzo in cui Cesare Annunziata era protagonista, ci sono altri personaggi, e pure in questo nuovo libro danno il loro contributo, movimentando la scena, ognuno con le precise caratteristiche e problematiche.

Non sono però gli unici con cui il protagonista viene in contatto; infatti, si aggiunge, grazie ad un fortuito incontro al parco, una ragazza che risponde al nome di Iris, con cui lui farà amicizia e con cui si confronterà, scoprendo anche lati del suo carattere che vanno oltre l’essere brontolone, cinico e pigro; infatti, si farà spazio pure la parte più positiva che era nascosta dentro di lui.

“La vita a volte a capita” è un libro poetico che racconta la storia di un uomo ormai anziano, che, se inizialmente ha mille domande circa il suo passato e si vede sconfitto dalla vita, deluso ed amareggiato, scopre che basta un fatto improvviso sulla sua strada per poter scoprire, dentro di sé, anche un lato migliore e un nuovo modo di vedere la vita e come affrontarla, come per esempio la possibilità di sentirsi utile, perché, sotto sotto, la vita a volte capita!

Se volete leggere un libro splendido, scritto davvero bene ed appassionante al punto da essere in grado  di emozionarvi, allora non perdete il nuovo romanzo di Lorenzo Marone “La vita a volte capita”, ma recuperate prima “La tentazione di essere felici”!!!

Qui sotto vi propongo l’incipit:

“Pensi mai a quante altre vite avresti potuto vivere?” Fu mia moglie a chiedermelo, una mattina piovosa. Era distesa sul letto, io le ero seduto accanto e come ogni giorno a quell’ora sfogliavo il giornale. Tolsi lo sguardo dalle notizie e la sbirciai di sottecchi, con le lenti sulla punta del naso: le ritrovai il volto ceruleo, le borse sotto gli occhi, le guance scavate e piene di grinze. Si era fatta davvero bruttina, pensai.

“Hai sentito che ti ho chiesto?” incalzò lei, la voce rauca e afona. “No.” “Se pensi mai a quante altre vite avresti potuto vivere. Se credi di aver speso bene il tuo tempo.” Sospirai, quindi poggiai il quotidiano sulle ginocchia, mi sfilai gli occhiali. “Vuoi bere?” le chiesi. Lei fece di no col capo, restò a guardarmi. Io non seppi che dire, e tornai a leggere. Il ticchettio della sveglia sul comodino scandiva i secondi. “Bravo, non controbattere, come hai fatto per tutta la vita…”

Trama

Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere una collezione di scatolette di fiammiferi per poi essere costretto per oltre cinquant’anni a collezionarle davvero.

Ormai vedovo e ottantenne, con mille acciacchi e le giornate vuote, Cesare si trova ad affrontare un agosto in città. Nel condominio al Vomero sono rimasti in pochi: c’è la dirimpettaia gattara, ossessionata dalla telecamera al pianterreno; l’amico di una vita con cui Cesare gioca la stessa partita di scacchi da anni; e Lady Blonde, un’adolescente che non si stacca mai dal cellulare. E soprattutto ci sono i ricordi, ricordi subdoli che si insinuano dappertutto.

Proprio lui che si è sempre dichiarato immune ai sensi di colpa, ora si trova a fare i conti con mille domande. E se nella vita fosse stato più risoluto, dolce e accogliente? Se avesse trovato il coraggio di lasciare la moglie? Se avesse passato più tempo con i figli? Se, in definitiva, avesse sbagliato tutto?

Finché un giorno, nel parco in cui è solito portare Batman, il cane affidatogli dalla figlia, Cesare nota una ragazza dai capelli corti spruzzati di viola. Si chiama Iris e ha negli occhi qualcosa di fragile e familiare. È l’inizio di una goffa ma tenera amicizia, in cui Cesare trova inaspettatamente conforto. D’un tratto, ci sono persone di cui deve, e vuole, occuparsi, e questo lo fa sentire felice. D’un tratto, non c’è più da rimuginare, ma da agire, da aiutare. Perché la vita a volte capita quando meno te lo aspetti, e bisogna trovare il coraggio di afferrarla al volo.

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