Ritratti per un’indagine

Titolo: Ritratti per un’indagine

Autore: Gianni Ansaldi

Editore: Morellini

Collana: Varianti

Pagine: 186

Prezzo: € 17,00

Uscita: 6 settembre 2024

Recensione

“Ritratti per un’indagine” è il libro scritto dal fotografo Gianni Ansaldi ed arrivato in libreria grazie alla casa editrice “Morellini”. La copertina attira, sicuramente, la nostra attenzione e ha una sua motivazione, come pure il titolo.

Al suo interno troviamo una storia a tinte gialle, che capitolo dopo capitolo, sembra un puzzle che si forma. Inoltre, un’altra sua caratteristica, assai importante ed originale, è che tra le pagine, tutti nella parte sinistra, troviamo diversi ritratti di fotografie, scattate proprio dall’autore del libro, che riguardano personaggi molto famosi, che conosciamo, appartenenti a diverse sfere lavorative. Questa idea l’ho trovata geniale e davvero interessante.

Ma passando al libro: il protagonista è un detective, Beniamino Diotisalvi, nome molto originale e adatto a tutta la storia, dell’agenzia investigativa “Kappa Punto”, altro nome particolare.

Il suo compito è scoprire il mistero che è nascosto nella lettera lasciata dal nonno della donna che lo ha assunto, in tal modo entrano in gioco le fotografie; infatti, il nonno era un avvocato appassionato specialmente di ritratti, e da qui arriviamo anche al titolo. Come notate, tutto è legato da un filo conduttore e, inoltre, tutto è davvero ben studiato, preciso ed organizzato.

Un altro punto che ho gradito parecchio è il fatto che la ricerca investigativa avviene, in gran parte, all’interno di una casa di campagna, ciò mi ha intrigato ed incuriosito tanto perché trovo che un’ambientazione del genere sia parecchio affascinante. Ovviamente Beniamino Diotisalvi non si ferma solo all’interno della casa, ma si ritrova pure in tempi e luoghi lontani che racchiudono tutti un particolare mistero, solleticando così la curiosità del lettore.

Indubbiamente chi legge rimane affascinato e conquistato dalla storia, perché è scritta molto bene, con la presenza di diversi dettagli e con delle descrizioni che migliorano la conoscenza della scena, oltre ad arricchire la vicenda con nozioni ed informazioni.

Ho trovato, quindi, che “Ritratti per un’indagine” è molto enigmatico e caratteristico, mi ha stupito varie volte e sono rimasto rapito dai personaggi ritratti nelle belle fotografie, sarà anche perché, io stesso, sono parecchio appassionato di scatti di primi piani.

I colpi di scena, che si incontrano durante la lettura, sono ben distribuiti e hanno una grande capacità di stupire il lettore, come pure il ritmo che è gestito nella maniera da invogliare, chi legge, a continuare la lettura con entusiasmo e curiosità, senza mai annoiarsi.

Se siete appassionati di gialli e di thriller allora dovete lasciarvi sorprendere dall’originalità di “Ritratti per un’indagine” scritto con grande maestria da Gianni Ansaldi e firmato “Morellini Editore”.

Qui sotto vi propongo l’incipit del prologo:

“Stavo sulla sedia del mio studio con le gambe allungate sulla scrivania, consapevole di essere in questo modo assolutamente un classico, soprattutto se guardavo la porta d’entrata in vetro da cui trasparivano al contrario le parole “Kappa Punto” e sotto “Investigazioni”. Fino a sei mesi fa l’insegna recitava “Moscariello e C., Investigazioni”.

Dove io ero ovviamente la C., volendo evitare il mio cognome, Diotisalvi, che in qualsiasi contesto sarebbe sembrato poco beneaugurale. “Kappa Punto Investigazioni” era nato solo da malcelate e malamente gestite passioni letterarie, nella pratica serviva solo a destare una certa curiosità. Avrei voluto avere tra le mani un bicchiere di bourbon con tre scorretti cubetti di ghiaccio, ma avrebbe fatto a botte con le pastiglie di Maalox che prendevo ogni tre ore per combattere i bruciori di stomaco…”

Trama

Beniamino Diotisalvi, investigatore privato dell’agenzia Kappa Punto, è riuscito a reinventarsi completamente dopo un passato oscuro. Viene ingaggiato da una seducente donna dai capelli rossi per svelare il mistero della lettera che suo nonno le ha lasciato prima di morire. Il nonno, un anziano avvocato, era appassionato di fotografia, specialmente di ritratti.

Beniamino si ritrova a investigare in una vecchia casa nella campagna alessandrina, piena di ritratti enigmatici che lo osservano. Ogni volto racchiude una storia e forse un tassello del puzzle che potrebbe ricomporre un’esistenza intricata e misteriosa. L’indagine lo condurrà a scoprire verità nascoste tra tempi e luoghi lontani, in un racconto ironico e a tratti paradossale. Il romanzo è corredato da ritratti fotografici eseguiti dall’autore.

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