Malammore

Titolo:  Malammore

Sottotitolo: Una chimera tra i vicoli di Napoli

Autrice: Anna Vera Viva

Editore: Garzanti

Collana: Narratori moderni

Pagine: 268

Prezzo: € 18,00

Uscita: 15 ottobre 2024

Recensione

Dopo “Questione di sangue” e “L’artiglio del tempo”, pubblicati entrambi da “Garzanti” e di cui trovate le recensioni (oltre alle interviste all’autrice) qui sul mio blog, è tornata finalmente in libreria Anna Vera Viva, col suo terzo romanzo giallo dal titolo “Malammore”, sempre ambientato a Napoli, come si legge anche dal sottotitolo “Una chimera tra i vicoli di Napoli”.

Le aspettative erano alte, sia perché i suoi due libri precedenti li ho divorati e mi sono piaciuti parecchio, ma pure perché la sua scrittura è molto coinvolgente, appassionante e difficilmente si riesce a smettere di leggere. Infatti, la scrittrice ha la capacità di tenere il lettore incollato alle pagine.

Oltre a tutto ciò, è stato un vero piacere ritrovare alcuni personaggi storici, presenti fin dal primo libro, come per esempio padre Raffaele, la mitica Assuntina, e don Peppino. Tutti e tre con le loro particolarità caratteriali e il loro modo di agire in grado di conquistare i lettori.

In “Malammore”, la protagonista è Brunella, al secolo Antonio Capasso, una persona con una storia intensa alle spalle che l’ha fortificata, facendola diventare molto coraggiosa e in grado di sapere ciò che vuole. Durante il libro si imparerà a conoscerla meglio, sia quando è in vita, ma specialmente quando, purtroppo, la ritroveranno morta.

Sarà proprio padre Raffaele a intestardirsi, giustamente, come è nel suo carattere, per far luce su questo omicidio e per assicurare alla giustizia il colpevole di un atto tanto atroce.

I sospettati sono diversi, anche perché Brunella, prima di morire, aveva ricattato alcune persone, ma oltre a loro ci sono pure altri possibili assassini. Ciò avverrà, ovviamente, con l’aiuto di Assuntina, che è il personaggio in grado di portare un po’ di brio, di ironia e di movimentare la storia. Ho notato con piacere che, oltre al giallo, Anna Vera Viva ha inserito, pure questa volta, alcuni momenti, appunto ironici, per stemperare un pochino la tensione e ho apprezzato questa sua decisione.

Ci sono inoltre le malefatte di don Peppino, che ricordo essere il fratello di padre Raffaele, e tra i due, ovviamente, avvengono delle discussioni.

Il ritmo è molto incalzante e movimentato, i colpi di scena presenti regalano sorprese ed appassionano maggiormente il lettore, inoltre all’interno della storia troviamo alcuni momenti intensi e psicologicamente importanti che ci permettono di far luce, sia sulla vita di Brunella, che intorno a lei.

La penna di Anna Vera Viva è stata delicata e perfetta nel raccontare il mondo che ruota intorno alla protagonista di questa vicenda e della sua amica Carolina. Ho apprezzato il tatto della scrittrice e la sua capacità nel proporci una storia così particolare e ricca di sfumature, tutto è stato dosato nel modo migliore.

Il lettore, durante la lettura, si sente coinvolto nelle indagini, si appassiona e cerca di partecipare per scoprire il responsabile della morte di Brunella e il motivo che ha portato a compiere questo crimine.

“Malammore” è un libro che conquista, attuale e ricco di sfaccettature, che porta chi legge in un ambiente nascosto, ma presente, tra i suoi lati oscuri, inoltre ci sono messaggi importanti che arrivano al lettore, facendolo riflettere e tematiche serie che ho apprezzato siano state affrontate.

Vi consiglio, quindi in tutta onestà, questo romanzo giallo di Anna Vera Viva: “Malammore”,  perché vi appassionerà al punto da tenervi incollati alle pagine.

Qui sotto vi propongo l’incipit:

“Era sempre così quando si trovava davanti allo specchio, soprattutto di prima mattina, confuso di sogni e profumo di lenzuola. Quando con gesti lenti arrivava fino al bagno, faceva la pipì con gli occhi ancora mezzi chiusi e poi si voltava per andare a fare il caffè. Era allora che si vedeva, sconosciuto in quello specchio menzognero. Colto di sorpresa, spiazzato. In bilico tra due mondi ed estraneo a entrambi.

Rimaneva ogni volta fermo per un attimo, a capire. I lunghi capelli corvini, ondulati e lucidi, nascondevano parzialmente l’ombra della barba mattutina; gli obliqui occhi neri, che lo guardavano appannati, conservavano tracce sfatte del trucco della sera precedente, e i due grossi seni, rigidi e marmorei sotto il pigiama, stabilivano senza ombra di pietà che non si era trattato di una mascherata occasionale. Quella era la sua vita…”

Trama

Da molti anni Antonio Capasso è Brunella, una creatura della notte il cui fascino è incontrastato nel mondo delle drag queen. Quando il suo corpo viene trovato senza vita nel suo appartamento del Rione Sanità, appare subito chiaro che non si tratta di morte naturale. Una ferita profonda alla base del cranio mostra il segno del colpo inferto alla vittima.

Ancora una volta padre Raffaele, ritornato dopo quarant’anni nel quartiere, si troverà coinvolto in un’indagine complicata che lo porterà a nuovi scontri con il fratello Peppino, il boss della Sanità, e a nuovi incontri con un’umanità piena di miserie che dietro la facciata di una vita borghese nasconde vizi e ossessioni inconfessabili.

Dai vicoli della Sanità alle strade del centro e ai locali notturni, il prete percorrerà la città in lungo e in largo alla ricerca della verità nascosta nel passato recente e lontano di Brunella e tra le violente passioni che riusciva a scatenare. Così, ancora una volta, grazie al suo intuito e all’aiuto prezioso della sua perpetua, scoprirà chi si è arrogato il diritto di spegnere la vita di una chimera.

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