Ciao lettrici e lettori,
questa settimana ho il piacere di proporvi come protagonista dell’intervista: Dejanira Bada, autrice del libro “I sentieri della meditazione” pubblicato da “Piemme”
Vi invito a recuperare anche la mia recensione, la potete leggere cliccando qui.
Intervista
1 – Chi è Dejanira Bada e che tipo di scrittrice sei?
Non credo che scoprirò mai chi sono veramente, ed è questo il divertimento. Mi conosco sempre meglio, ma mi stupisco ancora di me stessa. So che ci sono delle parti dentro di me che sono molto diverse tra loro, dalla rockettara all’amante della Sirenetta, dall’intellettuale alla giocosa, dalla distruttiva alla saggia; il bello è farle convivere tutte. Credo che sia questo a rendermi una scrittrice che ha tanta voglia di dare e di trasmettere.
2– Come è nata l’idea di scrivere il tuo libro “I sentieri della meditazione”?
Quando s’insegna a meditare e quando si scrive di meditazione, la cosa più difficile cui rispondere è proprio “che cos’è la meditazione”? Come si fa a parlare di qualcosa di cui bisognerebbe fare esperienza? Alla fine è più facile provare a dire cosa NON è, proprio come fecero i mistici cristiani: non si po’ parlare di Dio, al massimo si può provare a descrivere cosa NON è. Ed ecco nascere il mio libro. Vuoi sapere cos’è la mindfulness? Allora, nei vari capitoli, ti dico che non è psicologia, non è rilassamento, non è religione, non è annullamento né modificazione del pensiero e così via.
3 – Mi descriveresti il tuo saggio con tre parole?
Intenso, filosofico e pratico
4 – Quali sono i lati positivi della meditazione?
Aiuta ad accrescere la concentrazione, a diminuire lo stress e i livelli di cortisolo nel sangue, a gestire ansia, rabbia, insonnia, depressione, problemi familiari, acufene, disturbi alimentari. Questo per quanto riguarda l’aspetto più pratico. Inoltre, insegna ad allargare le proprie vedute, a vivere con maggiore presenza mentale, a conoscersi meglio, a prendersi cura di sé stessi e degli altri, che si pratichi intraprendendo una via spirituale oppure no.
5 – Come e dove si può iniziare un percorso di mediazione?
Dipende, se si è in cerca di un cammino di tipo spirituale, meglio andare nei monasteri buddhisti, ce ne sono tanti in Italia, appartenenti a varie scuole, dalla tibetana alla giapponese. Oppure nei monasteri che propongono la meditazione cristiana o nei centri yoga che non insegnano questa pratica come una ginnastica. Se invece si vuole iniziare a meditare per conoscersi meglio, per gestire lo stress, l’ansia, l’insonnia e problemi psicosomatici o cose simili, allora meglio rivolgersi ai vari centri o insegnanti che propongono la mindfulness e il Protocollo MBSR, il programma ufficiale per la riduzione dello stress basato sulla consapevolezza, totalmente laico e ideato dal biologo statunitense Jon Kabat-Zinn, che è quello che insegno anch’io.
6 – A chi è indirizzato ed indicato particolarmente questo tuo nuovo saggio?
Agli animi curiosi che amano approfondire le cose, ma anche a coloro che sono totalmente principianti e che vogliono iniziare a meditare e a fare un po’ di chiarezza su certi argomenti.
7 – Come ti sei organizzata per la stesura?
Inizio prendendo appunti sulle note del cellulare o su foglietti di carta. Poi trascrivo tutto su un foglio di word. Quando mi metto seduta davanti alla pagina bianca, comincio a buttar giù l’incipit, e dà lì tutto prende vita, metto insieme, aggiungo e tolgo pezzi, avendo bene chiaro in mente qual è il tema e dove voglio arrivare, cosa voglio trasmettere. Sono anche una giornalista da vent’anni, e devo dire che ormai, per me, scrivere un saggio è come scrivere un lunghissimo articolo che suddivido in capitoli e in sottocapitoli.
8 – Ci puoi raccontare un aneddoto sul libro?
Mi hanno proposto di scrivere questo saggio in un momento della mia vita in cui sono successe delle cose orribili, tutte insieme. Questo libro mi ha dato davvero la forza per andare avanti. In quello che sto scrivendo adesso ne parlerò.
9 – Come ti descriveresti con tre aggettivi e quali passioni/hobby hai nel tempo libero?
Determinata, purtroppo troppo spesso pessimista, curiosa. Quelli che erano i miei hobby sono diventati anche il mio lavoro, dal leggere, allo scrivere, al praticare yoga, e ora mi sto accorgendo di non averne più molti. Passo troppo tempo solo sui libri, a scrivere e a meditare. Ogni tanto vado al cinema o a vedere una mostra. Prima pattinavo sul ghiaccio, ma ora, a quarant’anni, inizia a essere molto faticoso. Amo anche viaggiare, ma non posso farlo così spesso come vorrei. Sto pensando d’iscrivermi a un corso di ballo…
10 – Infine una curiosità: qual è stato l‘ultimo libro che hai comprato e/o letto?
“Attesa di Dio” della mistica e filosofa francese Simone Weil.
Biografia
Dejanira Bada è una scrittrice, giornalista, studiosa, divulgatrice, istruttrice mindfulness e insegnante di yoga e meditazione di Milano. Ha scritto: Il pensiero tibetano e la prefazione per Il libro tibetano dei morti (Giunti Editore), Il libro della consapevolezza. Yoga, meditazione, mindfulness (Gribaudo), La vita. La gioia di esistere (Corriere della sera), I sentieri della meditazione. Mindfulness: cos’è cosa non è e perché ha cambiato il mondo (Piemme).
Grazie di aver risposto alle mie domande!!!
Alla prossima
Gabrio