Titolo: Sott’acqua
Autore: Francesco Borrasso
Editore: Giulio Perrone Editore
Collana: Hinc
Pagine: 146
Prezzo: € 16,00
Uscita: 28 aprile 2023
Recensione
“Sott’acqua”, pubblicato dalla casa editrice “Giulio Perrone editore”, è il nuovo libro di Francesco Borrasso, la cui trama è sicuramente potente ed invoglia immediatamente alla lettura, con alte aspettative. Il romanzo è curato in tutti i suoi dettagli e nella terza di copertina c’è anche un bellissimo ed utile segnalibro da ritagliare e da utilizzare subito.
La storia non è sicuramente allegra, ma è molto toccante e triste, infatti si racconta di un bambino e della sua mamma che se ne va, abbandona questo mondo, lasciandolo da solo col padre, nonostante gli abbia fatto una promessa che pare non essere stata mantenuta: «Nessuno di noi morirà». Ma è anche un libro con un mistero al suo interno, infatti Luca, il figlio, desidera capire se realmente sua madre è morta, non vuole credere che non sia stata mantenuta la promessa. E se la donna fosse solo scomparsa? Questa è la domanda presente nella testa del ragazzino.
Egli scappa, si avventura in luoghi dove spera di trovare la donna e, inoltre, pensa di essere diventato un pesce. Ciò viene ripetuto molte volte nel corso del romanzo, forse troppe a mio avviso, ma è pur sempre una storia davvero appassionante specialmente per i caratteri sensibili.
Devo ammettere che, a volte, per come è ben descritto dall’autore, che riesce a coinvolgere i lettori anche dal punto di vista emotivo, manca l’aria, si fa fatica a respirare, proprio come un pesce fuori dall’acqua.
Luca fa parecchia tenerezza e si vorrebbe abbracciarlo, trasmettergli affetto, si vorrebbe dirgli che sua mamma sarà sempre vicino a lui. Non sarà facile superare questo periodo, inoltre anche suo padre si trova in difficoltà nell’aiutarlo.
“Sott’acqua”, quindi, affronta un tema forte e doloroso che per alcuni è ancora un tabù, ma Francesco Borrasso lo racconta con tatto e senza provocare per forza lacrime e tristezza; infatti, ci narra i fatti e la vita, con un tocco di fantasy, per il fatto appunto del ragazzino pesce. Tutto ciò, a mio avviso, può essere anche interpretato dal lettore a suo modo, perché durante la lettura si scava tra i particolari e le varie informazioni.
Il romanzo è sicuramente particolare nel suo genere, a volte incuriosisce e ci propone indirettamente delle domande, inoltre è ovviamente parecchio toccante. Una caratteristica è pure quella che Luca, pensandosi un pesce, resta muto e per comunicare scrive su dei foglietti, quindi, ciò è assai particolare.
“Sott’acqua” è un libro che consiglio per la sua storia intensa e ricca di momenti che arrivano al cuore, oltre a far riflettere, dovete però tenere presente che è pure un romanzo che fa commuovere, ma senza eccessi, semplicemente affronta una tematica che fa parte della vita e, in questo caso, avviene in modo abbastanza particolare. Da segnalare, anche, il forte legame del figlio e sua madre che risulta essere bellissimo e profondo.
Qui sotto vi lascio la prima pagina:
“La madre gli rimbocca le coperte e dice che nessuno di loro morirà mai. Glielo ripete quasi tutte le notti per farlo addormentare. Luca sa che prima o poi tutti muoiono, ma le crede e questo lo aiuta a non pensare alla morte. Poi un giorno torna a casa con lo zaino sulle spalle carico di libri. È appena sceso dallo scuolabus e cammina affondando i piedi nelle pozzanghere. Sorride immaginando la madre arrabbiata: sta di nuovo bagnando gli stivali che hanno comprato la settimana scorsa al centro commerciale. Poi smette di sorridere. Davanti casa c’è un’ambulanza. Una paura antica gli finisce dentro lo stomaco. Vorrebbe muovere un passo ma non ce la fa. Riesce solo a togliersi lo zaino dalle spalle. Adesso vede suo padre sull’uscio con la fronte dura, una postura da sconfitto, gli occhi bagnati. Si guardano come se tutto il mondo dipendesse da cosa si diranno…”
Trama
Alla notizia della morte della madre Luca sviene. Quando si risveglia sente una forte pressione sul petto, la gola stretta, i colori intorno sono alterati e ogni movimento gli appare più lento. Per lui tutte quelle emozioni sono nuove e incomprensibili, l’unica spiegazione che
riesce a darsi è di essere diventato un pesce e di vivere sott’acqua. Si chiude in un ostinato silenzio, dialoga utilizzando brandelli di carta, quaderni, fogli d’occasione e inizia a interagire col mondo come se la trasformazione fosse avvenuta. Un solo pensiero lo rincuora, le parole che la madre ogni sera gli sussurrava prima di andare a letto: «Nessuno di noi morirà». Da qui il bambino si convince che lei abbia mantenuto la promessa, che sia da qualche parte nel mondo, e decide di scappare per andare a cercarla. È l’inizio di un viaggio solitario
che, nella scoperta dei luoghi e la causalità degli incontri, lo spinge verso la comprensione della morte e di sé, e di quel dolore straniero e inaspettato.