Titolo: 25
Autore: Bernardo Zannoni
Editore: Sellerio
Collana: Il contesto
Pagine: 186
Prezzo: € 16,00
Uscita: 29 agosto 2023
Recensione
Dopo il grandissimo successo del libro “I miei stupidi intenti” (che leggerò), Bernardo Zannoni, il più giovane vincitore del “Premio Campiello”, è tornato in libreria, sempre pubblicato da “Sellerio Editore”, con un nuovo romanzo, questa volta dal titolo brevissimo: “25”!
La trama mi ha suscitato, da subito, molto interesse; perciò, mi sono immerso tra le sue pagine con aspettative abbastanza alte e, in effetti, capitolo dopo capitolo, questo suo nuovo lavoro mi ha catturato.
Prima di tutto sono rimasto affascinato dalla sua scrittura, infatti la penna di Bernardo Zannoni è molto sciolta, appassionante e precisa. Per quanto riguarda la storia, ciò che si nota subito è che il protagonista, Gerolamo detto Gero, è il punto forte di tutto il romanzo. Infatti, intorno a lui ruota la vicenda e il lettore man mano lo conosce sempre meglio.
Nel corso dei capitoli accade un po’ di tutto e il ritmo ne guadagna; infatti, è davvero ottimo e sciolto rendendo la lettura piacevole, mai noiosa, ma anzi incuriosisce sempre di più chi legge a restare incollato alle pagine.
Divertente, ma forse un filo prevedibile, la storia legata al pappagallo, mentre le altre sono maggiormente misteriose e più intense, ricche di particolari.
Per quanto mi riguarda, ho trovato “25” anche carico a livello psicologico, perché ho riscontrato alcuni passaggi e momenti che suscitano interesse ed attenzioni sotto questo punto di vista.
Un altro personaggio che anima il romanzo è Martin e intorno a lui ruota una parte della vicenda che rischia di mettere nei guai pure Gerolamo. Questo momento della storia l’ho trovato avvincente ed appassionante. Inoltre, ho gradito molto anche le descrizioni che mi hanno permesso di immaginare bene le scene che la penna di Bernardo Zannoni ha raccontato con grande abilità.
Ho apprezzato parecchio il fatto che lo scrittore non si sia mai dilungato troppo, ma sia stato in grado di raccontarci la storia con grande abilità dialettica, con un ritmo appropriato, arrivando dritto al nocciolo delle varie situazioni senza annoiare; infatti, è stato bravo a narrare tutta la storia in modo chirurgico e asciutto, fornendo comunque tutti i particolari necessari per tenere viva l’attenzione del lettore fornendogli tutti gli elementi utili.
Le varie situazioni, in cui Gerolamo si trova coinvolto, ci permettono di conoscerlo meglio caratterialmente e di scoprire il suo modo di agire, seguendo le sue decisioni e le sue mosse. Il protagonista è, a mio avviso, un personaggio interessante e ricco di sfaccettature, che fa scattare la domanda: noi come avremmo agito al suo posto?
“25” è un romanzo che si legge con piacere e che vi consiglio. Qui sotto, dopo l’incipit trovate anche la trama.
“La macchina scomparve nella collina buia. La vide dissolversi, e non poté fare altro. Era rimasto l’unico al mondo. Si avviò lungo il marciapiede in salita. I giardini quadrati delle villette, gli alberi neri, sfilavano lenti al suo fianco. Sull’altro, la vasta schiena del panorama, le immagini di ogni suo ritorno a casa. Barcollò sotto il ronzio dei lampioni, trascinando le scarpe. Provocare rumori molesti, quand’era notte ed era da solo, lo rendeva inquieto: sentiva di attirare l’attenzione di qualcuno, di avere i mostri alle calcagna. Era una paura di bambino, non lo aveva mai lasciato. Quella sera sbatté ogni passo senza prestarci orecchio. Ignorò i suoi piedi gelati e senza calzini, incastrati sotto le stringhe.”
Trama
Gerolamo è una strana creatura, un ragazzo di venticinque anni che vive in una città di mare, abita da solo, mangia spesso dalla zia. Ha qualche amico e nessun lavoro, esce di sera e di notte, dorme la mattina. Aspetta, ma non si sa bene cosa. Lo agita un desiderio quasi violento di diventare adulto e al tempo stesso porta dentro di sé un Gerolamo precedente, bambino e adolescente, che non lo vuole abbandonare.
Eppure, nella sua attesa, nell’immobilità, nell’indecisione sospesa tra dubbi e inesperienza, nella paura costante di perdersi, Gerolamo è travolto dall’intensità e dalla meraviglia di quanto gli accade. Ha un amico che sta molto male, un altro che finalmente si è innamorato, un pappagallo da accudire per qualche giorno, la ragazza del piano di sopra sul punto di partorire. Fuma molte sigarette, beve volentieri, ma soprattutto Gero spera che giunga un momento in cui le cose cambino, in cui per lui e per tutti quelli intorno a lui arrivi il «punto di rottura», un bagliore di chiarezza che squarcia le nubi piene di pioggia, la realtà finalmente tirata a lucido, la vita che si mette a scorrere nella direzione giusta.